IL QUADRO GENERALE
Il Servizio sanitario nazionale, che proprio quest’anno compie 40 anni, è certamente a un bivio. Le ragioni sono state recentemente delineate nel Documento conclusivo dell’Indagine Conoscitiva del Senato della Repubblica sulla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale presentata a gennaio scorso dalla 12ª Commissione Igiene e Sanità (dettagli a fondo pagina). La relazione evidenzia una perdita di fiducia nei confronti del Sistema sanitario nazionale da parte dei cittadini legata a due criticità: le liste di attesa, ritenute spesso eccessivamente lunghe e incompatibili con le esigenze di tutela della propria salute, e la richiesta di compartecipazione alla spesa attraverso il pagamento di un “ticket”. Una quota di spesa da sempre poco gradita perché aggiuntiva rispetto a quanto già prelevato al cittadino con gli strumenti della fiscalità generale (imposte e tasse).
Sulla situazione pesa anche il messaggio di allarme recentemente lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità sulla sostenibilità del modello italiano qualora la spesa sanitaria pubblica dovesse scendere sotto la soglia del 6,5% del Pil. Il trend storico mostra un valore che dal 2007 al 2016 è passato dal 7,3 al 6,7% e nei documenti programmatici non c’è traccia rispetto ad interventi strutturati in grado di invertire la tendenza. Dinanzi a tale scenario, cresce la preoccupazione per molti cittadini ad una domanda basilare: in caso di necessità, come potrò ricevere le cure migliori?
GLI STRUMENTI DELLA SANITA’ INTEGRATIVA
Ed è anche per questo che cresce il numero di adesioni agli strumenti alternativi alla Sanità pubblica erogati tramite Casse, Mutue, Fondi sanitari e Assicurazioni private. Ovvero di tutti gli strumenti che rientrano nel cosiddetto “secondo pilastro” della Sanità. Si sta delineando, in definitiva, un adeguamento ad un modello già consolidato quale quello adottato in Francia, paese con caratteristiche molto simili alla realtà italiana (cultura, stratificazione demografica, numero di cittadini assistiti dal Sistema sanitario). In Francia si è assistito ad una progressiva crescita di un sistema sanitario parallelo gestito principalmente da mutue e assicurazioni private che sono arrivate tutte insieme ad assistere circa 44 milioni di cittadini su un totale di circa 60 milioni (Fonte: Convegno Motore Sanità del 17.04.2017). In molti casi sono adesioni spontanee e private, altre volte avvengono su iniziativa del datore di lavoro. Un esempio è Metasalute, il fondo sanitario dei metalmeccanici, obbligatorio per tutte le “tute blu” che arriverà in breve tempo a 1,5 milioni di iscritti.
Non a caso, secondo il Rapporto Welfare, il benefit più apprezzato dai dipendenti è proprio l’assistenza sanitaria integrativa, ed è così per tre lavoratori su quattro. L’Agenzia delle Entrate comunica che nel 2014 erano 9 milioni gli italiani con un’assicurazione sanitaria integrativa, saliti a 14 nel 2017 e che saranno 21 milioni nel 2025. Già oggi un terzo delle cure è offerto da strutture private e i cittadini spendono di tasca propria oltre 35 miliardi di euro.
Villa Maria, in quanto struttura privata, è convenzionata con tutte le principali realtà attive nell’assistenza sanitaria integrativa per le quali si rimanda alla pagina dedicata a Convenzioni e Assicurazioni Villa Maria Rimini.
Si dividono in tre grandi categorie: Fondi di assistenza sanitaria integrativa, società o cooperative di mutuo soccorso e assicurazioni private. A queste si aggiungono numerose Convenzioni con aziende, associazioni di categoria e società sportive. Ciascun ente opera con specifiche condizioni contrattuali e mette a disposizione dei propri iscritti la lista delle strutture convenzionate ed i medici a cui rivolgersi per ricevere le cure mediche.
INDAGINE CONOSCITIVA SENATO GENNAIO 2018
Relatori: Sen. Luigi D’Ambrosio Lettieri e Sen. Nerina Dirindin
Questi, in estrema sintesi, alcuni dei punti trattati nel documento presentato in Senato dalla 12ª Commissione Igiene e Sanità.
- ECCELLENZA – Al Servizio sanitario nazionale è riconosciuto il fatto di produrre risultati di eccellenza, riconosciuti in ambito internazionale.
- SALUTE – Gli italiani godono di un’aspettativa di vita e di livelli di salute molto positivi. Criticità si rilevano in alcuni fattori di rischio (obesità infantile, fumo tra i giovani, sedentarietà) e nei tassi di copertura/adesione dei programmi di screening e vaccinali.
- FINANZIAMENTI – Il SSN è stato sottoposto negli ultimi anni a notevoli restrizioni (finanziarie, di personale, tecnologiche e strutturali), soprattutto nelle Regioni sottoposte a Piano di rientro, che hanno contribuito a contenere la spesa, ma che stanno producendo effetti preoccupanti sulla capacità di erogare i servizi e sul funzionamento stesso, contribuendo ad alimentare le importanti disomogeneità presenti tra le varie Regioni e di conseguenza l’equità del sistema.
- CRISI – Crisi economica e restrizioni alla Sanità pubblica stanno pregiudicando le condizioni di accesso ai servizi sanitari, soprattutto fra le categorie più deboli e nelle regioni più in difficoltà, aggravando le già importanti diseguaglianze sociali e territoriali esistenti nel Paese.
- DEMOGRAFIA – L’invecchiamento della popolazione, soprattutto l’invecchiamento in buona salute, è un’importante conquista sociale e non può continuare ad essere considerato, come dimostrano rigorosi studi internazionali, un drammatico fattore di crescita della spesa sanitaria e una grave minaccia per la sostenibilità del sistema.