Cresce il servizio pubblico di elisoccorso in Emilia-Romagna. Lo ha annunciato il 27 febbraio scorso la Regione specificando come altre 142 elisuperfici saranno operative nel biennio 2018-2019, di cui oltre la metà in zone montane. Dalle 17 attuali a 159, per coprire l’intero territorio regionale. Sarà anche operativo un nuovo elicottero dotato di tecnologia NVG (Night Vision Goggles, visori a intensificazione di luce) che consentirà di utilizzare anche basi di atterraggio non illuminate.
Le nuove aree sono così distribuite: 17 a Piacenza (che ne avrà quindi in totale 18), 21 a Parma (che arriverà complessivamente a quota 23), 19 a Reggio Emilia (21 in totale), 21 a Modena (che arriverà, a fine biennio, ad averne 26), 16 a Bologna e 5 a Imola (con quelle già attive diventeranno 24), 12 a Ferrara (che ne avrà quindi in totale 14), 7 a Ravenna (con quella già attiva diventeranno 8), 12 a Forlì-Cesena (che saranno 13) e 12 a Rimini. In Romagna tra Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini saranno in totale 31, due in più rispetto all’attuale dotazione
Il progetto regionale prevede per i prossimi anni (2020-2021) un’ulteriore estensione della rete dei punti atterraggio notturni dell’elisoccorso, in modo da renderla ancora più capillare. Inoltre, grazie allo sviluppo tecnologico – che consente agli elicotteri di nuova generazione di effettuare la navigazione in spazi aerei con livelli di accuratezza sempre più elevata – è in programma uno studio di fattibilità per creare rotte dedicate per il volo strumentale a bassa quota. Queste modalità operative, caratterizzate da elevati livelli di precisione ed affidabilità, permetteranno di attivare l’elisoccorso regionale anche in condizioni meteorologiche critiche, tali per cui oggi non è consentito il servizio. Il servizio nel 2017 ha effettuato 3.213 missioni e 1.960 ore di volo e nasce nel 1986 con la prima base di Bologna.