La Relazione del Ministro della salute al Parlamento sugli interventi realizzati in materia di alcol e relativi problemi problemi correlati, è stata trasmessa al Parlamento il 21 marzo 2018 e si riferisce agli interventi effettuati dalle Regioni nel corso dell’anno 2016 e dal Ministero della Salute nell’anno 2017. Il documento, che viene annualmente curato dalla Direzione Generale della Prevenzione sanitaria ha una periodicità annuale. Negli anni più recenti – si legge nella Relazione – il fenomeno relativo al consumo di bevande alcoliche nella popolazione italiana sta decisamente mostrando un profilo nuovo rispetto agli ultimi decenni soprattutto se si considera che, a fronte di una riduzione del consumo di vino durante i pasti, si registra un progressivo aumento di consumo di bevande alcoliche occasionale e al di fuori dei pasti, condizione ancor più dannosa per le patologie e le problematiche correlate.
Alcuni dati e la diffusione del “binge drinking” tra i giovani
Secondo i dati acquisiti dall’ ISTAT, nel corso del 2016, ha consumato almeno una bevanda alcolica il 64,7% degli italiani di 11 anni e più (pari a 35 milioni e 171 mila persone), con prevalenza notevolmente maggiore tra i maschi (77,3%) rispetto alle femmine (52,9%). Il 21,4% dei consumatori (11 milioni 641 mila persone) beve quotidianamente, di cui il 32,4% tra i maschi e l’11,2% tra le femmine. Nell’anno 2016 si osserva una diminuzione rispetto all’anno precedente dei consumatori giornalieri (nel 2015 erano il 22,2%), mentre cresce la quota di quanti consumano alcol occasionalmente (dal 42,2% al 43,3%) e quella di coloro che bevono alcolici fuori dai pasti (nel 2014 erano il 26,9%, nel 2015 erano il 27,9%, nel 2016 risultano il 29,2%). Tra i comportamenti a rischio nel consumo di bevande alcoliche tra i giovani il binge drinking, che comporta l’assunzione di numerose unità alcoliche al di fuori dei pasti e in un breve arco di tempo, rappresenta l’abitudine più diffusa e consolidata. Nel 2015 il fenomeno del binge drinking riguardava il 15,6% dei giovani tra i 18 ed i 24 anni di età, di questi il 22,2% erano maschi e il 8,6% erano femmine. Nel 2016 il fenomeno del binge drinking ha riguardato il 17% dei giovani tra i 18 ed i 24 anni di età, di questi il 21,8% maschi e l’11,7% femmine.
I problemi sanitari e sociali: i decessi per epatopatie alcoliche e sindromi psicotiche
L’elaborazione dei dati provenienti dalle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) per l’anno 2016 rilevano complessivamente 56.773 dimissioni a seguito di ricovero, caratterizzate dall’aver segnalata almeno una patologia attribuibile all’alcol, o come diagnosi principale di dimissione, o come una delle diagnosi secondarie, che coesistono al momento del ricovero e che influenzano il trattamento terapeutico somministrato. Nel corso del 2016 si sono verificati complessivamente 40.756 accessi in Pronto Soccorso caratterizzati da una diagnosi principale o secondaria attribuibile all’alcol. Le due patologie che causano il numero maggiore di decessi per entrambe i sessi sono le epatopatie alcoliche e sindromi psicotiche indotte da alcol che, nel complesso, causano il 94,3% dei decessi alcolattribuibili tra gli uomini e il 94,8% tra le donne.