Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia (Consulente in Ortopedia)
Laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Bologna nel 1978. Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia e Specializzazione in Fisioterapia.
La maggior parte della sua formazione avviene all’estero: Stati Uniti (Chirurgia articolare artroscopica),Francia e Belgio (Chirurgia articolare), Olanda (Chirurgia articolare della caviglia). Dal 1980 al 1988 presta servizio presso l’Ospedale Civile di Lugo di Romagna (RA), dal 1988 al 1992 all’Ospedale “G.B.Morgagni- L.Pierantoni” di Forlì come Assistente in U.O. di Ortopedia e Traumatologia e Responsabile di Modulo di Artroscopia fino a quando assume l’incarico di Direttore della stessa unità operativa fino al 2016. Il Dott. Francesco Lijoi è il primo chirurgo italiano a esserci cimentato nella chirurgia artroscopica della parte posteriore della caviglia, appresa in Olanda dai massimi esperti mondiali di questa tecnica. Membro della Commissione R.I.P.O. (Registro degli Impianti Protesici Ortopedici) è considerato uno dei massimi esperti per quanto riguarda la protesica di caviglia. In carriera ha eseguito oltre 7.000 interventi chirurgici di cui circa 2000 nel campo della traumatologia e oltre 5000 nel campo della ortopedia con particolare interesse per la chirurgia artroscopica e protesica dell’anca, del ginocchio e della caviglia.
La casistica: artroprotesi dell’anca mediante via anteriore miniinvasiva. (500 interventi circa con tale tecnica) Tale tecnica, appresa con soggiorni presso diversi centri ortopedici di riferimento del Nord-Europa, è praticata da circa otto anni nella quasi totalità dei primi impianti. Offre notevoli vantaggi nel recupero post-operatorio in quanto si riesce ad impiantare la protesi d’anca senza distaccare alcun muscolo: ciò determina una minore perdita di sangue, un minore dolore post-operatorio, una grande stabilità della protesi (il rischio di lussazione è quasi totalmente annullato), una maggiore sicurezza da parte dei pazienti in tutti i movimenti (alzarsi, sedersi su una sedia, fare le scale) con tempi di ricovero in genere abbreviati. Data la mininvasività e l’utilizzo di incisione “a bikini” anche l’effetto cosmetico è in genere nettamente migliore rispetto alla chirurgia convenzionale.
Artroprotesi di ginocchio (totale o monocompartimentale). (900 interventi circa). Tecnica affinata in soggiorni di studio presso Centri di chirurgia Nord Americani e Nord Europei. Artroprotesi di caviglia. (50 interventi circa). Utilizzata negli ultimi anni dopo stages all’estero (Svizzera) in quanto solo recentemente la tecnica ha raggiunto affidabilità e risultati a lungo termine. La tecnica è utilizzata in casi selezionati per evitare il blocco chirurgico definitivo della caviglia, con ottimi risultati funzionali.
Tecniche artroscopiche di ginocchio. (2600 interventi circa) Comprendono tutti i tipi di chirurgia artroscopica di ginocchio (lesioni meniscali, cartilaginee, legamentose, fratture) appresi in numerose frequenze in Centri Ortopedici Europei e Nord Americani negli anni dal 1987 al 2000. Tecniche artroscopiche della caviglia. (500 interventi circa).
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